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Intervista a Stefano “Sciumi” Sciumbata, Assistant Coach – QB e WR Coach dei Knights Sant’Agata.

La passione per il Football Americano inizia nel 1989 all’età di diciassette anni quando viene reclutato da un amico come ricevitore per gli Achei Crotone (fondati proprio quell’anno), colori con i quali milita ininterrottamente fi no al 2000, anno in cui si trasferisce per motivi di lavoro proprio in provincia di Bologna. Per otto lunghi anni il football esce dalla sua vita – ma evidentemente non dai suoi pensieri – fino a quando la sua strada si incrocia per puro caso, nel 2008, con un gruppo di ragazzi che inseguivano il sogno di fondare una nuova squadra di football. Stavano nascendo i Knights, sotto i cui colori “Sciumi” ha giocato come ricevitore e come QB fino al 2015, anno in cui ha maturato la difficile e dolorosa decisione di dismettere l’armatura e di aiutare la squadra in allenamento e dalla sideline in veste di Assistant Coach.

Ecco una piccola intervista per conoscere meglio uno degli allenatori del team “neroargento & fluo”.

  • Stefano, presentati ai nostri lettori e raccontaci quali sono state le tue precedenti esperienze nel mondo del football.
    • Ciao, è iniziato tutto nel lontano 1989 quando un mio caro amico, mi convinse a far parte di un nuovo progetto sportivo nella mia città natale, Crotone. Nacquero quell’anno gli Achei Crotone, tuttora presenti nel campionato Cif9 e da allora il football mi entrò pian piano nel sangue e nella testa e la passione per questo sport è divenuta sempre più prorompente.
      Ho militato in questa formazione fino al 2000 come WR poi, per motivi di lavoro, mi sono trasferito in Emilia Romagna. Dopo circa 9 anni d’inattività, mi ritrovai in un paesino dell’Emilia (San Giovanni in Persiceto) prima di allora a me sconosciuto, dove si stava realizzando un altro bel progetto, nascevano i Knignts. Rimisi di nuovo casco e spalliera e tornai a giocare con questi nuovi ragazzi che avevano negli occhi lo stesso mio sguardo di quando ero io a muovere i primi passi in questo sport. Oggi mi trovo ancora qui come assistente Coach e sono felice di aver trovato una grande famiglia!

 

  • Con quale spirito e con quali stimoli hai iniziato la nuova avventura nel ruolo di assistant coach…?
    • Quando coach “Paltro”, l’anno scorso mi propose questa opportunità, sono stato ben felice di accettare. Ho dismesso l’attrezzatura di gioco (causa purtroppo lo scorrere del tempo) per indossare la tenuta da assistente allenatore, consapevole delle difficoltà che si potevano incontrare visto e considerato che tutti i giocatori che attualmente alleno sono stati prima di tutto compagni di squadra. Gli stimoli sono tanti e spero di dare il meglio di me in questa nuova veste.

 

  • Quali sono secondo te le caratteristiche più significative per essere un buon coach?
    • Sicuramente la passione per questo sport gioca il ruolo principale, stare attento anche ai dettagli e soprattutto far divertire i ragazzi perché se non ci diverte non si va da nessuna parte.

 

  • Il tipo di lavoro che si è fatto in questa prima parte della stagione è stato a tuo avviso soddisfacente?
    • Abbiamo affrontato la prima fase, dedicandoci alla preparazione tecnica e soprattutto a quella atletica, cosa essenziale per affrontare un lungo campionato. I ragazzi hanno risposto bene portando a termine tutti gli esercizi studiati, lavorando duramente e portando spesso al limite le loro capacità fisiche. Direi molto soddisfatto, ora ci attende la seconda fase dove ci concentreremo maggiormente sulle basi di gioco.

 

  • Cosa ne pensi del gruppo di ricevitori che alleni e che hai a disposizione?
    • Il reparto WR è un reparto già consolidato l’anno passato. Sono ragazzi volenterosi è sempre pronti alle varie situazioni di gioco. Quest’anno sarà più dura, visto che affronteremo il campionato di 2° divisione e vedremo se risponderanno bene a questo nuovo e stimolante impegno.

 

  • Quali pensi che siano i punti di forza e quali i punti deboli del team?
    • Sicuramente il punto debole sarà l’inesperienza del gioco a 11 giocatori, spazi più larghi e tempi di gioco diversi, potrebbero creare qualche problema. Il punto forte è sicuramente la compattezza di questo gruppo, è una squadra veramente unita dentro e fuori dal campo è una bella famiglia allargata.

 

  • Quali sono gli aspetti fondamentali che possono essere determinanti per avere una squadra vincente?
    • Di certo, il gioco di squadra è la prima cosa, i giocatori devono giocare l’uno per l’altro senza prime donne, sacrificio, fatica e soprattutto voglia di vincere, perché se non sei affamato non si va da nessuna parte.

 

  • Quale può essere l’arma in più di questa squadra da far valere sugli avversari?
    • Vogliamo dimostrare che in questo campionato non siamo venuti a fare le comparse, ma vogliamo essere una squadra competitiva e per questo, come dicevo prima, ci vuole molta fame. Dal punto di vista tecnico, quest’anno abbiamo in cabina di regia due ottimi QB per cui cercheremo di sviluppare un buon passing game.

 

  • Dove pensi che potranno arrivare i Knights nel prossimo campionato di 2° Div?
    • Dove arriveremo, onestamente non lo so, sicuramente so che questi ragazzi ci metteranno l’anima in ogni partita, poi il campo dara il suo verdetto.

 

  • Le tue favorite per la vittoria finale in campionato…?
    • Direi Cavaliers Castelfranco, stanno crescendo di anno in anno, bisogna vedere però i vari cambiamenti e stravolgimenti di questa nuova stagione. Staremo a vedere e ci sarà da divertirsi.

 

Allora buon lavoro coach “Sciumi” e in bocca al lupo per la prossima avventura in 2° Div!

 

Ufficio Stampa, Knights Football Sant’Agata

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